Caslano, 8 giugno 2011

Signor Presidente, Colleghe e Colleghi di Consiglio comunale, io sottoscritta consigliera comunale (Caterina Del Frate), avvalendomi delle facoltà concesse dalla legge (art. 67 LOC, art.35 Regolamento comunale), postulo mediante la seguente
MOZIONE
Di introdurre il seguente articolo nel Regolamento Comunale per la prevenzione delle emissioni luminose volta a prevenire l’uso di illuminazioni moleste e dirette verso spazi dove l’illuminazione non è necessaria:

“Inquinamento luminoso
Art. 62a

1.        E’ vietata ogni forma di irradiazione di luce artificiale, su suolo pubblico e privato, che si disperda al di fuori delle aree a cui essa è funzionalmente dedicata e se orientata al di sopra della linea dell´orizzonte.
2.        Il Municipio può concedere deroghe in casi speciali e motivati.
3.        Il Municipio emana in via di ordinanza norme finalizzate alla prevenzione e alla riduzione dell´inquinamento luminoso sulla base delle indicazioni pubblicate dall´ufficio federale dell´ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), di direttive cantonali, o di norme tecniche elaborate da associazioni di professionisti del settore.”

Questo nuovo articolo del Regolamento Comunale non deve avere come obiettivo il vietare le illuminazioni, ma permetterebbe di regolamentare e limitare tramite ordinanza il loro uso determinando ad esempio le fasce orarie di attività e di spegnimento; indicare le possibilità di illuminazioni non inquinanti (direzione del fascio di luce, ausilio di sensori di movimento); proibire le installazioni di show luminosi o skybeamer; fare obbligo di richiesta di un’autorizzazione municipale per le installazione di impianti particolari di illuminazione esterna. L’ordinanza dovrebbe inoltre stabilire l’entità delle multe per punire i contravventori.
Caslano negli ultimi 10-15 anni si è molto trasformata. Se il nucleo si è praticamente conservato, la cosiddetta campagna invece è quasi sparita. Al suo posto sono state edificate numerose casette mono-famigliari, palazzine e commerci. Cambiano le abitudini delle persone e si può notare che sempre più proprietari installano delle illuminazioni esterne secondo i propri criteri di gusto o di sicurezza personali. Purtroppo questi atteggiamenti di produrre luce notturna, a volte smodato ed inutile, ha diversi effetti negativi sia sulla nostra salute che su tutto l’ecosistema.
Per quanto riguarda lo spreco energetico, il recente disastro alla centrale nucleare di Fukushima ha di nuovo evidenziato il problema della produzione dell’elettricità ed il suo impatto sull’ambiente. Recenti sondaggi dimostrano che la maggioranza della popolazione svizzera è favorevole all’abbandono delle centrali nucleari. Da qui le chiare decisioni del Consiglio Federale e le discussioni odierne del Consiglio Nazionale favorevole ad un cambiamento radicale della politica energetica, cambiamento che passa sopratutto da una produzione ecologica ma anche dal risparmio energetico.
Urge un cambiamento di alcune nostre semplici abitudini, sicuramente la prima cosa che possiamo fare tutti e subito è di non sprecare questo grande bene che è l’energia elettrica!
Il nostro Municipio, in passato, ha già mostrato sensibilità decidendo per alcune illuminazioni pubbliche con accorgimenti atti a limitare l’inquinamento luminoso.
Anche da parte del Cantone la volontà di analizzare fino in fondo la problematica è già emersa con la collaborazione con la Dark-Sky Svizzera, associazione che si occupa dell’inquinamento luminoso, e ha emesso una pubblicazione informativa, delle linee guida di prevenzione e di applicazione destinata ai comuni su come illuminare in maniera corretta.
Desidero riportarvi quanto scrive in proposito il Dipartimento del territorio, Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo:

“Quando la luce immessa nell’ambiente esterno, al di fuori degli spazi che è necessario illuminare, altera la luce naturale presente nell’ambiente notturno, si produce quel fenomeno che viene definito come inquinamento luminoso.
L´inquinamento luminoso ha gravi conseguenze culturali e ambientali e gli effetti pesano sull´uomo, sul paesaggio, sulla flora e sulla fauna.
I principali effetti sono:
•        Spreco energetico
Una grande quantità di luce quotidianamente consumata viene irradiata, senza alcun senso, verso il cielo e rimane inutilizzata. Si stima che l´illuminazione sprecata si aggiri attorno al 40% di quella utilizzata. Ridurre le emissioni luminose significa utilizzare meno energia e risparmiare sui costi pubblici e privati. Inoltre, lo spreco energetico è all´origine di altri effetti nefasti sull´ambiente.
•        Privazione del cielo stellato
L´aumento della luminosità del cielo notturno è il più noto degli effetti e la comunità scientifica internazionale degli astronomi denuncia da anni i danni provocati alla possibilità di osservare l´universo.
Anche dal punto di vista sociale l´inquinamento luminoso è osservato come una minaccia, in quanto mette in pericolo la visibilità della volta stellare e la percezione dell´universo, elementi fondamentali della cultura umanistica e scientifica. Guardare le stelle ed esperire in modo immediato il cosmo è parte di un ancestrale percorso educativo dell´uomo, oggi ostacolato dall´inquinamento luminoso.
•        Alterazione dell´ecosistema
L´inquinamento luminoso produce effetti negativi sull´ecosistema in generale. Il ciclo naturale notte/giorno della flora e della fauna è profondamente mutato. Lo sviluppo delle piante subisce alterazioni dovute proprio alle intense fonti luminose che ingannano il naturale ciclo di fotosintesi clorofilliana. Allo stesso tempo, la luce artificiale modifica il comportamento di un vasto numero di specie animali: altera le abitudini di vita; disturba la migrazione, la nidificazione e la riproduzione; riduce il territorio di caccia e l´offerta di cibo.
•        Omologazione del paesaggio
L´illuminazione artificiale è forse il fattore più importante del cambiamento del paesaggio notturno negli ultimi cinquant´anni. Il paesaggio notturno oggi è primariamente plasmato dai tipi di illuminazione adottati (stradale, decorativa, commerciale, monumentale, sportiva).
L´effetto paesaggistico ottenuto può essere tristemente standardizzato e banale. Quando si parla di paesaggio raramente si prende in considerazione anche quello notturno, mentre si dovrebbero seguire i principi dello sviluppo sostenibile che valgono per il paesaggio in generale.
•        Salute e sicurezza
Sull´uomo gli effetti dell´inquinamento luminoso possono essere sia fisiologici che psichici. La possibilità di un´illuminazione artificiale continua ha comportato diversi cambiamenti nel comportamento sociale, tra cui la riduzione del riposo notturno. Altre forme di disturbo del sonno possono essere causate dalla luce intrusiva che penetra nelle case.
Inoltre, è stata dimostrata una minore produzione di melatonina (ormone per la difesa immunitaria) nelle persone che lavorano la notte in presenza di forte illuminazione artificiale.
L´uso smodato e la dispersione di luce hanno anche effetti sulla sicurezza stradale in quanto possono provocare l´abbagliamento o indurre alla distrazione coloro che sono alla guida di autoveicoli.”

Raccomandazioni e direttive cantonali

“Le “Raccomandazioni per la Prevenzione delle emissioni luminose” pubblicate dall’Ufficio Federale dell’Ambiente (UFAM), si basano sugli articoli 25a della legge sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN) e 6 della legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb). Esse propongono misure concrete, nel rispetto delle reali esigenze di illuminazione, per prevenire emissioni luminose inutili.
L’Associazione Svizzera per la luce SLG ha pubblicato direttive per l’illuminazione pubblica stradale, gli impianti di illuminazione di impianti sportivi, per la valutazione delle caratteristiche fotometriche di insegne luminose e sulla valutazione fotometrica dell’influenza degli impianti d’illuminazione sul traffico.
L’argomento illuminazione è ampiamente trattato anche a livello internazionale (CIE, CEN, UNI) in numerose norme e direttive. La norma UNI 10819 “Luce e illuminazione – Impianti di illuminazione esterna – Requisiti per la limitazione della dispersione verso l´alto del flusso luminoso” – pubblicata nel 1999 – affronta specificatamente la problematica delle emissioni luminose.”
Per saperne di più:       www.ti.ch/dt/da/SPAA/Temi/Inquinamento_luminoso/Documentazione/documentazione.asp
Sono ben cosciente che siamo un comune di “soli” 4´000 abitanti, ma il comportamento di ogni singola persona è importante all’insegna di “pensare globale-agire locale”. Inoltre con un’articolo specifico si evidenzia il problema di un fenomeno riconosciuto da pochi anni sensibilizzando una buona parte della popolazione.
Desidero potermi esprimere nella commissione che analizzerà questa mia mozione e vorrei dare già fin d’ora la mia disponibilità per eventuali modifiche nella formulazione del testo del proposto articolo, a condizione che non cambino gli obiettivi posti.
Ringrazio per l’attenzione, con distinti saluti, Caterina Del Frate.

Nella seduta del 19 dicembre 2012 il CC ha approvato l´introduzione nel Regolamento comunale di una base legale per la prevenzione dell´inquinamento luminoso. L´articolo in questione è denominato 62a e ha il seguente tenore: 1. E’ vietata ogni forma di irradiazione di luce artificiale, su suolo pubblico e privato, che si disperda al di fuori delle aree a cui essa è funzionalmente dedicata e se orientata al di sopra della linea dell´orizzonte. 2. Il Municipio può concedere deroghe in casi speciali e motivati. 3. Il Municipio può emanare, in via di ordinanza, norme finalizzate alla prevenzione e alla riduzione dell´inquinamento luminoso sulla base delle indicazioni pubblicate dall´ufficio federale dell´ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), di direttive cantonali, o di norme tecniche elaborate da associazioni di professionisti del settore.