Caslano, 1 ottobre 2010

INTERROGAZIONE

Onorevole signor Sindaco, onorevoli Municipali,

due anni fa, e più precisamente il 16 agosto del 2008, avevo inoltrato un’interpellanza che suggeriva l’opportunità di collocare il materiale storico pregiato dell’Archivio comunale, appena riordinato, presso la Casa comunale.

Nella seduta di Consiglio comunale in data 11 dicembre 2008, il Municipio rispose affermativamente alla mia interpellanza (testualmente: “Il Municipio acconsente nel limite del possibile alla richiesta formulata dall’interpellante…”). Da allora però, non si è proceduto in tal senso. Qualche giorno fa ho chiesto informazioni nel merito al Segretario comunale, signor Casanova. Egli mi ha confermato che a tutt’oggi, non si è proceduto al collocamento del materiale citato presso la Casa comunale.
Chiedo quindi quali sono i motivi di tale ritardo (nel frattempo sono sorti impedimenti? il Municipio ha cambiato parere? Altri motivi?). Se invece il Municipio conferma quanto affermato in Consiglio comunale, chiedo se mi può indicare un termine temporale per l’esecuzione del collocamento.

Di transenna, per associazione concettuale alla tematica sopraelencata, e facendo riferimento all’interrogazione dell’onorevole Andrea Signorini del 15 giugno scorso (sistemazione mappale 299) e relativa risposta del lodevole Municipio (25 agosto scorso) ritengo, a mio modesto avviso, che la ricerca del rogito in questione non “sarebbe troppo onerosa e sproporzionata all’effettivo interesse che la questione comporta” come il lodevole Municipio, forse un po’ troppo frettolosamente, ha scritto.
Dato per scontato che presso gli uffici dell’Amministrazione comunale (Archivio compreso) e all’Ufficio dei registri di Lugano non si è potuti risalire a tutte le informazioni desiderate, come si evince dalla risposta municipale, ho pensato di eseguire una breve ricerca personale presso l’Archivio di Stato di Bellinzona.
Infatti, ben sapendo che presso detto Archivio sono depositati i rogiti dei notai non più in attività, tra i quali c’era il notaio Riccardo Staffieri (attivo dal 1907 al 1959, e che in data 21 marzo 1933 ha redatto il rogito 1250 in questione), ho scoperto che il rogito in oggetto è regolarmente presente. Ho quindi fatto istanza per averne copia in qualità di privato cittadino e per interesse personale.
Documento che ho poi ottenuto (pur non autenticato), e che duplicherei volentieri per il Municipio (nonché per depositarlo presso l’Archivio comunale), ma l’archivista responsabile mi ha fatto rilevare che per un uso pubblico il documento deve essere autenticato ed avere l’avvallo dell’Ufficio dei Registri di Lugano (complicanza burocratica, ma queste sono le regole formali e legali).
L’interesse per tale rogito, se a prima vista può sembrare di poco conto, riveste invece un’indubbia importanza poiché chiarisce la servitù di superficie a favore del Patriziato relative non solo all’attuale mappale 299 (nel vecchio catasto “ante raggruppamento” il mappale era numerato con il 1´029), ma anche per gli altri immobili oggetto della convenzione (Piazza Lago, gran parte dei terreni a lago su via Meriggi e altri terreni in località Torrazza).
Inoltre, la Convenzione a suo tempo stipulata risulta essere a “tempo indeterminato” e quindi sarebbe tuttora valida (per scrupolo, non essendo un giurista, uso il condizionale). Essa impone, per tutti gli immobili citati nel rogito, dei vincoli ben precisi sui quali il lodevole Municipio, quale beneficiario e amministratore unico, dovrebbe avere completa conoscenza per ottemperare le disposizioni ivi contenute in pieno rispetto dei disposti legali. Per tali motivi ritengo utile il possesso del rogito medesimo da parte del Comune.
Concludo facendo osservare che l’intervento in corso d’opera sul mappale 299 (inserito a PR come AP 14) è, in base ai vincoli legali della Convenzione in oggetto, sostanzialmente corretto.

Ringraziando per l’attenzione che sicuramente riserverete alla presente interrogazione, porgo i più cordiali saluti. Francesco Gianferrari

                                                                
Risposta Municipio: l´esecutivo ritiene più consono e più sicuro mantenere tutta la documentazione dell´archivio comunale nell´attuale sede, dati i lavori di miglioria al locale appena effettuati. Per quanto attiene il rogito (inerente il mappale 299) il municipio provvederà a richiedere una copia direttamente all´Archivio cantonale.